Essere un samurai, non doveva essere una cosa semplice. Impettiti e pettinati, devoti al codice e al rituale. Splendenti le loro armature, leggendarie le loro katana.
Credo che siano tra le poche figure in cui l’immaginario collettivo e la realtà aderiscono in maniera quasi perfetta. In altre parole: erano proprio cosi come ce li immaginiamo. E poco importa se Zatoichi o i Sette Samurai. Erano proprio così.
Qual’era la strada del samurai? A cosa erano devoti? il loro codice, in cosa consisteva?
Lo sapevi che il samurai
“utilizza lo stuzzicadenti, anche se non ha mangiato“?
“il samurai porta sempre nella manica un pò di terra rossa. può succedere che egli mostri un colorito esangue riprendendosi dal’ebbrezza o destandosi dal sonno. In tali occasioni è bene far ricorso alla terra rossa“.
Queste assieme ad altre centinaia di regole ferree, costituivano i circa 12 volumi che componevano l’Hagakure. Capite bene che aderire a regole del genere che ai più (spero davvero ai più più) potrebbero sembrare abbastanza particolari, per i valorosi in questione erano “la via”.
Il problema a mio avviso più serio era la loro alta, altissima specializzazione. Erano guerrieri devoti fino alla morte al loro signore.
Ma che si fa, se ad un certo punto della storia del Giappone, illuminati personaggi riescono a tenere la pace tra i clan e il Giappone vive un lungo periodo di pace e prosperità? Eh…succede che l’altissima specializzazione, non ha più ragione di esistere. Sei un guerriero senza guerra. Soldato senza nemici.
In altre parole il codice in cui hai creduto, anzi, il codice che ha guidato la tua vita, anzi, il codice che è stato la tua vita, perde completamente di senso e di significato. Vuol dire che la tua vita perde di senso e di significato. Vuol dire (nel nipponico pensiero) che non servi più.
Un disoccupato. Ma non un disoccupato qualsiasi. E si. Perchè i samurai avevano un leggerissimo senso dell’onore.
Ma voi riuscireste mai ad immaginare un valoroso guerriero che cerca impiego magari come panettiere? Non è credibile. Alcuni di noi fanno fatica a rimanere nel posto di lavoro dopo un demansionamento, figuriamoci un samurai che deve rinunciare ad essere samurai.
Allora le strade, le possibilità di vita, si restringono notevolmente.
Il binomio orgoglio-bisogno credo non abbia mai funzionato granchè.
Strada nr 1: seppuku. anche conosciuto come Harakiri. Da molti pronunciato “CARACHIRI”. Il suicidio rituale dei samurai. Con che coraggio lo facessero, per me, rimane un mistero. Devozione e dedizione. Devozione e dedizione.
Strada nr 2: vagabondaggio, magrezza e morte per stenti.
E’ facile intuire come entrambe avessero a che fare con una leggera, leggerissima quota di orgoglio che di fatto, non permetteva loro di vedere qualsiasi altra possibilità. Non dico di vita, no. In generale di sopravvivenza.
Ma ad un certo punto comparve la strada nr3. I loro abiti ormai sporchi e neri, la fame e la loro abilità nei combattimenti, spinsero alcuni di loro ad ingegnarsi. Come si ingegna un valoroso samurai affamato, magro e stanco, e ancora con qualche abilità nel combattimento?
Aspetta nell’ombra l’ignaro passante. Gli abiti ormai scuri gli tornano paradossalmente utili per mimetizzarsi. Non ha forze, ma in compenso ha fame. E dopo anni di guerre è perfettamente consapevole che se vuole aggredire e uccidere il sopracitatopassante, dovrà essere veloce e farlo con un colpo solo. E se non hai spade, usi un sasso. Se mancano sassi userai un ramo. Se mancano rami, utilizzi un dito.
Lo splendente samurai iniziava a svelare il suo lato ombra: il codice aveva lasciato spazio all’autenticità della fame. L’orgoglio veniva messo da parte a favore del reale bisogno.
Stavano nascendo i Ninja.
copyright: http://www.loredanademichelis.it/ninja-vs-samurai/
Ninja e Samurai: le famose due facce della stessa medaglia.
Il problema è che noi prendiamo alcuni meccanismi e li erigiamo a idoli. Ci creiamo una religione privata. Un dio a cui essere devoti. Dei da rispettare e riverire. La pena è l’ombra.
Inventiamo dogmi e li seguiamo. Solchi perpetui da seguire. Sembrano alti una spanna, ma sono profondissimi nella realtà.
Purtroppo arriva per noi tutti il momento della fame.
Purtroppo arriva per noi tutti il momento di decidere se dobbiamo morire suicidi o di fame pur di rispettare un codice, o dissacrarci totalmente e diventare bastardi e insensibili guerrieri ombra.
Oppure con qualche orgogliosa rinuncia, anche per noi potrebbe esistere una strada nr3, una via che possa prevedere la rinuncia al nostro codice, ma PRIMA di diventare oscuri ninja.